Quasi tutti i post che pubblico su queste pagine sono il risultato di diversi giorni di studio specifico, recupero di materiali, visite alla Biblioteca Nazionale, ecc. Accade spesso che le ricerche ininterrotte mi conducano però ad imbattermi in piccole meraviglie che forse non meritano un vero e proprio approfondimento, ma che mi dispiace perdere lungo la strada.
Ho deciso quindi di riservarmi saltuariamente la possibilità di un mini-post come questo, in cui segnalarvi il meglio delle notizie bizzarre scoperte negli ultimi tempi, suggeritemi dai lettori, menzionate su Twitter (dove sono più attivo che su altri social) oppure ripescate dal mio archivio.
L’idea — lo confesso candidamente visto che siamo tra amici — mi torna anche utile perché questo è un periodo di grande fermento per Bizzarro Bazar.
Oltre al lavoro sulle bozze del nuovo libro della Collana BB, intorno al quale non posso ancora fare anticipazioni, mi sto dedicando a un progetto impegnativo ma entusiasmante, una sorta di incursione di Bizzarro Bazar nel mondo reale… con tutta probabilità sarò in grado di darvi notizie più precise già il mese prossimo.
Quindi, bando alle ciance, ecco un po’ di materiale interessante. (Purtroppo la quasi totalità di questi link sono in lingua inglese. Così va il mondo).
- Spettacolare articolo del National Geographic, con foto davvero eccezionali, sui rituali funebri di Tana Toraja (io ne avevo parlato qui).
- Le peripezie della testa di Haydn: pagina Wiki, e articolo di Life Magazine del 1954 con foto della cerimonia di sepoltura del cranio. La vicenda ricorda quella del teschio di Cartesio, di cui ho parlato qui. (Grazie, Daniele!)
- Per chi se lo fosse perso, ecco il mio articolo per Illustrati sulla pornodiva Bridget Powers, affetta da nanismo.
- Continuando l’esplorazione dei fallimenti umani, ecco un curioso filmato d’epoca di un veicolo anfibio e volante, che avrebbe dovuto conquistare terra, acqua e aria. Spoiler: non andò molto distante.
- Negli anni ’60, la costa occidentale del Lago Vittoria in Tanzania fu colpita da un’epidemia di risate.
- Ricordate il massacro di Aurora, con il killer vestito da Joker? Ecco la mia strana scoperta: su un sito che propone memorabilia di serial killer (sì, ne esistono diversi), una vittima della sparatoria vende i proiettili estratti dal proprio corpo per pagarsi le cure mediche.
- Mode ottocentesche: i party dell’alta società in cui si srotolavano mummie egizie.
- Mode più recenti: infilarsi nella carcassa di una balena in decomposizione per curare i reumatismi. Ne parla in un ironico video Caitlin Doughty (che avevo intervistato qui).
- Il wonder injector Mariano Tomatis in un divertente e illuminante talk di fronte ai ragazzi del liceo Gioberti di Torino, fra magia, psicologia e inganni della parola: “L’universo incantatorio delle narrazioni: veleni e antidoti“.
- Scoperta quella che potrebbe essere la prima autopsia mai filmata con una cinepresa (attenzione, immagini forti). L’amica anatomopatologa mi scrive: “Il filmino è una vera chicca, bellissimo, notevole la maestria con cui il patologo, il famoso dottor Erdheim, disseziona: fa tutto con il coltello compresa la disarticolazione del piastrone sternale (molto elegante! Io invece uso una specie di trinciapolli); fa una bella eviscerazione en bloc almeno degli organi toracici (non si vede l’addome) dalla lingua al diaframma, che è la tecnica migliore per mantenere i rapporti tra i visceri e… si schizza pochissimo! Ha anche il tavolo messo all’altezza giusta: non so perchè invece nelle nostre sale settorie si ostinano a mettere dei tavoli molto alti, per cui devi usare la pedana, con il rischio di cadere giù se ti sposti all’indietro. Interessante poi tutto il fervore di attività alle spalle e di fianco al patologo, evidentemente lavoravano contemporaneamente su più tavoli. Penso che il patologo mettesse le mani “in pasta” solo per ragioni didattiche, altrimenti c’erano i periti settori o gli studenti che gli preparavano i corpi.
Certo che vederlo andare praticamente con il naso dentro la testa del cadavere, senza nessun “DPI” (Dispositivo di protezione individuale, n.d.r.), fa abbastanza effetto…“
- Il Mütter Museum ha messo online una versione virtuale della collezione, con tonnellate di informazioni interessanti.
- Un lungo, approfondito e stimolante articolo sulla crionica; se pensate che sia solo una follia da ricchi che non accettano la morte, potreste ricredervi. La questione è molto più intrigante.
- Per finire, ecco un’intervista che mi ha fatto The Thinker’s Garden, meraviglioso sito che si occupa degli aspetti arcani e sublimi di arte, storia e letteratura.

Niente da dire, sei un grande!
Troppo buono, ste! 🙂
Mi associo, grande!
😉
sublime! :O
😀
Che bell’articolo! =) Come sempre!!
Domanda, magari un po’ precipitosa…Visto che volevo regalarmi uno dei tuoi libri (per iniziare uno 😉 ), sai già quando farai uscire il nuovo? Parli di bozze quindi devo dedurre che ci sia un poco da aspettare, giusto?
Grazie e buon lavoro.
Sì, purtroppo c’è ancora un po’ da aspettare. Non so darti una data di uscita precisa. Se vuoi cominciare da un libro, il mio consiglio è di partire dall’ultimo, Mors Pretiosa – almeno ti cucchi tre luoghi al prezzo di uno. 😉
Ah!Ah!Ah!!! Fantastico, grazie mille per il consiglio, penso che lo seguirò! 😉
Un abbraccio e buon lavoro!
Elena.
Bellissimo articolo, come sempre molto interessante.
grazie B.B.
Grazie a te, Dario.
La nonchalance con cui il dottor Erdheim “squarta” il cadavere è sorprendente, si vede che per lui le autopsie erano pane quotidiano, semplice routine!
Bellissime queste “pillole” di Bizzarro Bazar! Specialmente la collezione virtuale del Mutter Museum, quanto vorrei andarci!
Il Mutter è il più celebre, e ha certamente una collezione straordinaria che ho potuto visitare l’anno scorso durante il Death Salon. Ma ti assicuro che, nonostante non abbiano una simile abilità comunicativa e di marketing “all’americana”, anche i nostri musei italiani di anatomia patologica non scherzano. 🙂
Ciao…sono un fan del tuo blog da tempi immemorabili! qui ho scoperto la qualunque…qualunque stranezza, qualunque cosa…anche io come te vago per catacombe e cimiteri, musei di anatomia patologica e stranezze simili XD…non so se tu ne abbia già parlato in passato, ma te lo segnalo lo stesso…prova a fare qualche ricerca sul fantomatico quadro “the hands resist him”..se ti interessa puoi approfondire 🙂
Grazie per la segnalazione, socio! 🙂
Approfondirò certamente.