La cymothoa exigua è un crostaceo parassita del tutto particolare.
Entra nel corpo dell’ospite, solitamente pesci perciformi, attraverso le branchie. Si aggrappa con le zampe alla base della lingua del pesce. Mentre il parassita cresce, sempre meno sangue arriva alla lingua del pesce: l’organo lentamente si atrofizza e muore. È a quel punto che succede qualcosa di straordinario.
Il parassita si sostituisce alla lingua, attaccandosi fermamente ai muscoli del moncherino: da quel momento in poi, il pesce può utilizzare la cymothoa exigua come una vera, normale lingua. Il parassita non reca altri danni all’ospite, se non che da quel momento il pesce dovrà condividere il cibo con lui, oppure “regalargli” un po’ di sangue. Alcuni di questi parassiti preferiscono nutrirsi semplicemente del muco in eccesso del pesce.
La cymothoa exigua è l’unico caso noto di un parassita che sostituisce funzionalmente l’organo di cui ha causato la distruzione.
Davvero impressionante 🙂
Non lo sapevo.E’ davvero straordinario e progidioso nel senso letterario dei termini.
é incredibile e spaventoso! Il mondo animale nasconde ogni giorno delle stranezze a dir poco surreali…
Affascinante !
Splendido! Un parassita che invece di arrecare danno entra in una vera e propria simbiosi.
Sono agronomo zootecnico. I parassiti dei pesci sono una miniera di meraviglie: ricordo Diphyllobotrium latum, il verme più lungo del mondo che arriva a 15 metri e che è in sostanza la tenia dei pesci. Pennella è un succhiasangue che si pianta di testa nei tessuti del pesce e spunta, come un aculeo, dal suo corpo. Gyrodactylus è un altro vampiro, che fa sanguinare gli animali fino alla morte ed è comune anche negli acquari domestici.