Lobotomia transorbitale

Una delle pratiche mediche più discusse della storia, ormai completamente abbandonata, è la lobotomia. Eppure questa tecnica chirurgica ha goduto di un grande successo e diffusione fino a tempi relativamente recenti.

La lobotomia è una procedura neurochirurgica che consiste nel tagliare le connessioni della corteccia prefrontale, la parte anteriore dei lobi frontali del cervello. Introdotta nel 1935, ebbe un’inaspettata fortuna per più di vent’anni. Veniva utilizzata per ridare la pace agli animi tormentati, agli schizofrenici incurabili, e agli psicotici all’ultimo stadio.

Le prime tecniche prevedevano l’apertura del cranio per effettuare la lobotomia, ma questo rendeva la terapia economicamente irraggiungibile per molte fasce di popolazione; fu così che il dottor Freeman, nel 1945, mise a punto con l’aiuto del suo collega Watts una tecnica che prevedeva l’uso di lunghi strumenti ispirati ai punteruoli rompighiaccio (ice pick lobotomy). Questa nuova tecnica poteva essere svolta come una terapia da ambulatorio, senza bisogno di sale operatorie e grandi dispendi. L’idea del dottore era che la lobotomia avrebbe risolto praticamente tutti i mali psicologici moderni.

Nella lobotomia transorbitale così come la praticava Freeman, al soggetto veniva sollevata la palpebra superiore dell’occhio; il punteruolo (chiamato orbitoclast) veniva martellato fino a rompere il sottile strato osseo sopra l’occhio, e inserito dunque nel cervello. E qui cominciava il vero show di Freeman: con movimenti sicuri e decisi, muoveva i punteruoli avanti e indietro, e lateralmente, al fine di distaccare i lobi frontali dal talamo. Nel 1948 Freeman impreziosì la procedura, aggiungendo il “taglio profondo frontale”, un movimento del punteruolo direttamente dentro al lobo, un taglio che metteva talmente sotto pressione lo strumento chirurgico che talvolta si spezzava, rimanendo all’interno. Freeman era conscio dell’aspetto spettacolare delle sue operazioni, che spesso praticava in pubblico. Era arrivato a esibire una tale maestria da riuscire a operare i suoi punteruoli con una mano sola. Nel 1947 Watts, il collega assieme al quale aveva sviluppato la tecnica, si distaccò da Freeman, disgustato dalla piega che aveva preso una pratica chirurgica che auspicava più seria.

Già tra il 1940 e il 1944 erano state operate 684 lobotomie solo negli Stati Uniti; grazie alla promozione evangelica che Freeman fece della cura, i numeri impennarono verso la fine del decennio. I danni collaterali della lobotomia erano spesso evidenti: i pazienti molte volte rimanevano in stato semi-vegetativo, o mostravano evidenti problemi di linguaggio – non di rado rimanevano disabili per tutta la vita. Certamente la lobotomia era efficace per facilitare la cura dei pazienti più violenti: all’epoca, inoltre, i farmaci per malattie di tipo psichiatrico erano ancora agli albori. Per mettere maggiormente questa pratica nel contesto di quegli anni, bisogna ricordare che non si trattava dell’unica terapia radicale e invasiva in voga nella prima metà del XX secolo: elettroshock, shock da insulina, terapia malarica, coma indotto da barbiturici, shock cardiaci… i medici, all’epoca, non ci andavano certo per il sottile.

Si stima che negli Stati Uniti siano state lobotomizzate più di 40.000 persone, 17.000 in Gran Bretagna, 9.300 nei paesi Scandinavi. Nel 1950 l’URSS vietò la pratica, bollandola come contraria ai diritti umanitari, perché “trasforma un malato di mente in un idiota”. Negli anni ’70 la lobotomia lentamente cessò di essere utilizzata, anche se alcuni casi si segnalano fino agli anni ’80. Fra i più famosi lobotomizzati, ricordiamo Rosemary Kennedy (sorella di John), che si sottopose all’intervento a 23 anni e rimase per sempre ritardata, e la sorella di Tennessee Williams, Rose, la cui sorte sembra abbia ispirato diversi motivi ricorrenti nell’opera del drammaturgo americano.

51 comments to Lobotomia transorbitale

  1. Blog straordinario, ci ho passato due orette buone 🙂 complimenti!

  2. Giangi says:

    E’ una tecnica che io sceramente avrei adottato dapprima sui medici che l’hanno inventata……davvero sconvolgente……

  3. selene says:

    Questa pratica è oggi giustamente vietata per legge, e comunque i casi di lobotomia in Europa sono stati inferiori che oltreoceano. Allora si riteneva seriamente che fosse desse benefici, erano tutti in buona fede; medici, parenti e malati, è stato dato il Nobel a chi la inventò, e si discute se toglierlo.
    Però non capisco come si potesse pensare che alterare una parte dell’anatomia fosse positivo, se il nostro cervello è fatto cosi un motivo ci sarà. Si può pensare di tagliare le connessioni della corteccia solo se è dimostrato che il paziente ha alterazioni anatomiche e che queste creano un funzionamento patologico e minano le condizioni generali. Del resto a quei tempi si era prodighi di interventi invasivi che modificavano l’anatomia senza risolvere il problema. Si pensi agli interventi rischiosi per raddrizare l’utero retroverso, del tutto inutili, o alla facilità con cui si toglievano le tonsille, cosa molto meno grave della lobotomia, ma non si può fare se non si è certi che sia l’unica solouzione possibile.
    Per fortuna oggi c’è una filosofia medica che mira a evitare di modificare chirurgicamente il corpo dove è possibile evitarlo, a un livello di gravità minore anche l’assenza delle tonsille è dannoso.

  4. Sergino says:

    Saranno anche stati in buona fede ma la dice lunga sulla classe dei medici e su come si muovono in “branco”.
    Perchè oggi vedete grosse differenze? Il farmaco che introdussero per vaccinare contro l’epidemia di HIV era a sua volta un potentissimo veleno (chiamato AZT). Avvelenarono migliaia di persone.
    Possiamo soltanto augurarci di non essere mai seriamente malati.
    Ok, per completezza di discorso posso aggiungere che esistono medici bravi: ma ciò non deve togliere peso a ciò che ho detto sopra.

    • bizzarrobazar says:

      Ci tengo che i post sugli albori della scienza moderna contenuti in Bizzarro Bazar non vengano travisati come accuse alla classe scientifica o medica, e sottolineo che l’intento non è assolutamente quello di screditare nessuno, né tantomeno di fare ingenue generalizzazioni. Spero semplicemente di suscitare curiosità per un’epoca pionieristica e sperimentale, in cui magari in nome della ricerca si andava meno per il sottile… come accade con tutti i territori di frontiera.

    • christian says:

      l’AZT è un inibitote della trascrittasi inversa virale ovvero l’enzima che permette la replicazione del genoma del virus dell’ hiv…NON è UN VELENO non dovete mica credere alla prima cosa che leggete su internet…

  5. Milena 90 says:

    Salve.. non so se sono stupida o troppo credulona.. ma guardando FROM HELL (la vera storia di Jack lo squartatore) .. ho visto delle scene di lobotomia.. almeno credo sia chiamata così quella tecnica.. ove però venivano incisi i lobi laterali dall’esterno del cranio… non riesco a trovare nulla a proposito… Che sia una variante di stile a causa del secolo e del metodo in medicina?

    Grazie

    • bizzarrobazar says:

      Freeman perfezionò la tecnica “meno invasiva” conosciuta come ice pick lobotomy, di cui si parla estesamente in questo post; quella di Freeman è la versione più moderna dell’operazione, ma tutti i pionieri utilizzavano comunque incisioni e trapanazioni del cranio. Non so dirti se per “From Hell” (tratto peraltro da un fumetto e, credo, senza enormi velleità di accuratezza storica) dipinga la lobotomia in quel modo per scrupolo medico o più semplicemente per sortire un effetto più cinematografico. Ciao! 🙂

  6. fabio says:

    Mi sono avvicinato a questo argomento dopo aver visto un documentario sulla vita dei Kennedy,non sapevo che la terza figlia del capostipite ovvero Rosemary Kennedy fosse stata lobotizzata su richiesta del padre,a causa del suo carattere “vivace” e questo è accaduto dopo che questa pratica fosse stata già dichiarata ingiusta e superata.Il padre dei Kennedy dovrebbe andare all’inferno per l’eternità.

  7. zio ame says:

    cavoli che storia…
    sono scioccato dal fatto che si ordini di rendere una figlia disabile a vita, per qualsiasi motivo.
    ma quasi quasi farei lobotomizzare stupratori e pedofili, nonchè alcuni dei più pericolosi personaggi della mala mondiale.

  8. tommy says:

    si……….lobotomizzare i pedofili ci sto……..apriamo un referedum…..vediamo se porima di toccare un bibmo ci oensano + volte così………..

  9. franco says:

    perche lobotomizzarli.. tagliamogli le palle..e chiudiamoli a vita devono rendersi conto cosa hanno fatto.. troppo semplice metterli a riposo

  10. Mr Inconscio says:

    Avevo letto di questa pratica disumana studiando come funziona il cervello umano.
    Il lobo frontale è la sede principale della consapevolezza, della capacità di decidere e la sua comunicazione con le altre parti del cervello è fondamentale per poter essere consapevoli delle proprie azioni.
    E’ come se fosse il centro di comando della mente.
    Tolte le connessioni, la mente rimane in balia di se stessa.

    C’è un’altro caso veramente interessante che riguarda il lobo frontale, quello di Cage. Gli si infilò una sbarra nel cranio passando proprio per la fronte. Da li in poi la sua personalità cambiò totalmente, anche se all’inizio si credeva che non avesse subito modifiche.

    Le notizie bizzarre a volte sono quelle più interessanti!

  11. Mr Inconscio says:

    Mi correggo era “Gage” non “Cage” Scusate..

  12. Mike says:

    E’ una tecnica che dovrebbe essere di nuovo utilizzata.
    Per alcuni politici italiani e loro elettori!

  13. SoloUnUomo says:

    Ho quasi il vomito
    Un figlio che amo
    e tanta rabbia verso la razza umana
    Sono contento di non essere il Diavolo
    Altrimenti
    Vi Verrei a prendere tutti per bruciarVi per l’ intera eternita’
    Perche’ gli esseri umani
    Devono
    Estingursi

  14. alberto says:

    Mi chiedo se sia stato un bene la conoscenza ! Homo homini lupus.

    Alfatau47

  15. Friggha says:

    Ciao, volevo solo segnalare che queste tecniche sono ancora praticate attivamente – esattamente come l’elettroshock – in Italia così come in altri paesi (Regno Uniti, Stati Uniti ed altri) anche se non se ne sente parlare – per motivi che ognuno valuti da sé (la comunità psichiatrica non beneficerebbe di una simile “pubblicità”?)

  16. vincenzo says:

    Ho vergogna di appartenere al genere così detto “UMANO”

  17. Ignazio says:

    Caro BizzarroBazar,
    invece di studiare, sono qui a leggere le tue pagine! Alcuni argomenti mi piacciono di più, altri di meno, ma apprezzo enormemente il taglio che dai alle tue ricerche: fonti, indagini accurate del perchè l’uomo arriva a pensare e mettere in pratica azioni così …”bizzarre”.
    Sono arrivato qui dopo aver visto “qualcuno volò sul nido del cuculo” e ho trovato questo articolo interessante, esauriente e soprattutto libero da pregiudizi.
    Noto invece che molte persone si soffermano solo sul lato “emotivo” della faccenda; vorrei far notare a tutti che non ci si può informare su un argomento come questo, giudicando: o si impara qualcosa, o si va a fare gli opinionisti da Maria de Filippi.
    Buon lavoro all’autore ed ancora complimenti!
    Ignazio

    • bizzarrobazar says:

      Grazie dei complimenti Ignazio. Il film di Forman è forse l’unico che io non riesca a guardare senza piangere come un bambino, nel finale. Anche alla trentesima visione, è matematico che mi spunti la lacrimuccia. 🙂
      Questi argomenti hanno certamente un aspetto “emotivo” fortissimo, come dici tu, ed è normale che molta gente si scandalizzi. Ma in fondo questi medici erano davvero convinti, in buona fede, che le loro fossero cure positive per mali estremi, e si tratta comunque di errori e incomprensioni di un’era per molti versi ancora pionieristica. Per fortuna si progredisce, passo dopo passo.
      Ed ora torna a studiare, che poi mi porti a casa brutti voti, mi porti, accidenti! 😉

  18. Damiano Brodini says:

    Articolo davvero interessante, che ho visionato dopo aver visto “Sucker Punch”. Ma volevo chiederti: è possibile che oggi, alla fine del 2012, ci siano ancora parti del mondo dove la lobotomia è, non dico legale, perchè suppongo che non lo sia più dovunque, ma praticata? Sia “in buona fede” che “in mala fede”? Esistono notizie a riguardo? E tu cosa ne pensi? È ancora presente da qualche parte secondo la tua opinione? In qualche posto sperduto e dimenticato da Dio?

    • bizzarrobazar says:

      Su internet si trovano alcuni siti che affermano che la lobotomia è ancora praticata oggi; purtroppo nessuna di queste pagine web cita alcuna fonte né porta prove a sostegno di questa tesi, e tutte si limitano a qualche riga mal scritta, anonima e dai toni scandalistici. Ritengo possibile che questa pratica sia ancora tecnicamente legale in alcuni paesi che non hanno mai promulgato leggi contro di essa, ma che sia ormai del tutto abbandonata come terapia. Purtroppo però il suo abbandono da parte della comunità medica è piuttosto recente, e di conseguenza esistono molte persone lobotomizzate ancora in vita, che in una parte di casi riesce a condurre una vita tutto sommato normale.
      Howard Dully ha condotto una ricerca di due anni per scoprire le motivazioni che portarono suo padre a permettere che Freeman lo lobotomizzasse quand’era ancora bambino. Ha narrato la sua storia in un emozionante podcast, che puoi trovare su questa pagina (in inglese).

  19. Daniela says:

    Adoro questo blog….

  20. Cinzia says:

    La psichiatria oggi utilizza sistemi molto più astuti per rovinare per le persone e lo fa con l’aiuto dell’industria farmaceutica, si chiamano PSICOFARMACI. La psichiatria è una pseudo-scienza e non merita di stare al fianco della vera medicina e della vera scienza, ne all’epoca ne oggi.
    Accettare la psichiatria come scienza è un insulto ai veri ricercatori, ai veri medici, alla vera scienza.

    • selene says:

      gli psicofarmaci non rovinano i pazienti a meno che non se ne faccia un abuso, che ci sia ipersensibilità individuale, o che si assumano per anni.
      la psichiatria è una scienza, anche se ha dei limiti, in particolar modo nell’applicazione che se ne fà. Purtroppo a volte i terapeuti l’interpreatano a modo loro e la applicano in modo duro e poco libertario.
      La psichiatria è limitata da una parte dalla neurologia, dall’altra dal libero arbitrio. Gli psicologi a volte non considerano che un comportamento anomalo può essere cagionato da un disturbo neurologico o da una mentalità particolare, che non è conforme alle regole civili e alla logica comune. In quest’ultimo caso non serve nè supporto farmacologico, e nemmeno psicanalisi, per il rischio di incidere sulla personalità e le scelte dell’individuo, per quanto assurde possano sembrare.

      • Laura says:

        Gli psicofarmaci,
        indispensabili per poter vivere in maniera normale o quasi tale,ma anche solo per non soffrire inutilmente,sono purtoppo molto dannosi per il fisico e comunque influenzano moltissino la vita di coloro che li assumono.
        Ad esempio,se si parte da un certo sovrappeso prima di assumerli,si rischia di diventare assai più grassi di quel che si era.O che si sarebbe potuti essere.
        Inoltre,parecchie cure si protraggono per anni poichè deve essere così.
        Vi sono patologie croniche.
        Insomma,pur credendo che con i farmaci si esageri,in generale,alcuni hanno letteralmente permesso di essere libere a moltissime persone;e qualunque cosa se ne dica,meglio avere l’ opportunità,ad esempio,di passeggiare un po’ assonnati in un parco che vivere nell’ inferno di un internamento a vita.

  21. Carmine says:

    Pubblicizzo sempre questo blog per me è un desiderio realizzato! ( speriamo che oscar wilde nn avesse ragione) x me è il miglior blog di tutta internet e nn esagero! Grazie di esistere!!!

  22. Saavik says:

    Prima di tutto complimenti per il blog 🙂
    Sono alla ricerca di materiale di approfondimento sulla lobotomia… potete consigliarmi qualche titolo?

    Grazie

  23. F Abis M.D. says:

    Alcuni criminali lobotomizzazi sono divenuti mansueti e innocui come agnelli.Qualcuno di loro si è laureato in legge o in medicina e molti altri hanno vissuto una vita normale. Qualche politico ha mai pensato di fare lobotomizzare i terroristi e qualsiasi assassino alla prima recidiva trasformandoli in un esercito di efficaci guardiani dell’ ordine ?
    L’intervento che oggi incute tale orrore era perfettamente indolore e non lasciava vistose cicatrici. Si praticava senza anestesia e non c’era necessità di disporre di una sala d’operazione. Alla fine dell’ intervento, il paziente si alzava e se ne tornava a casa. Oggi, una migliore e più precisa conoscenza dei circuiti intracerebrali e delle loro complesse interconessioni e interazioni permette di interrompere certuni con il laser, o di inibirli o stimolarli specificamente con impulsi magnetici controllando l’effetto con il monitoraggio intraoperativo del metabolismo zonale cerebrale

    • kall says:

      Ciao fabis sei molto informato,vorrei chiederti se è possiibile un intervento di lobotomia ippocampale per togliere la memoria e se si dove lo fanno.grazie in Anticipo.

  24. Simona says:

    Non per essere pignola (ma in fondo ammetto che lo sono): non è stato Freeman ad aver creato la tecnica della lobotomia transorbitale, ma il “merito” va a un nostro caro connazionale, lo psichiatra italiano Amarro Fiamberti. Freeman ha perfezionato la tecnica e ne ha portato la diffusione nella comunità medica mondiale.

    PS: complimenti per il blog, una bella oasi di stranezza per una povera affetta da curiositas patologica come me!

  25. Stefano says:

    A quei tempi questi medici erano molto sperimentali e facevano appunto esperimenti proprio su questa categoria dei persone ritenute “scarti della società”. Rinchiusi in centri psichiatrici, queste persone (che tali non erano ritenute) erano messi nelle mani di questi “inventori” che giocavano all’allegro chirurgo, tralasciando le pessime condizioni igienico sanitarie in cui venivano abbandonati. Per fortuna ora non è più così o comunque i centri psichiatrici si sono evoluti in tema medico e di diritti umani e queste “invenzioni curative” sono state abbandonate. Essi vengono considerati, ora e per fortuna, persone prima che pazienti!

  26. attilio says:

    l’articolo è un’informazione utile per tutti , aggiungo che tutto quanto riguarda le malattie mentali dovrebbe essere letto dalle popolazioni tutte . Sono problemi che ci riguardano molto più da vicino di quanto si pensi . Ho visto e osservato non coinvolto , tutti i giorni per alcuni anni una cooperativa di pulizia costituita da ex internati del manicomio di torino , ognuno con i suoi problemi diversi e parzialmente risolti con la libertà “parziale”. E questo visto da me è solo una minima, veramente minima parte del mondo dei cosiddetti malati di mente .

  27. Luca says:

    … Noi non siamo bestie, sarebbe una profonda offesa per loro, avrei personalmente lobotomizzato questo buffone esibizionista di Freeman senza anestesia, e senza essere medico

  28. Andrea Torri, M.D. says:

    Ottima pagina di disinformazione pseudo-scientifica. Si dimentica che furono molti i malati psichiatrici che beneficiarono, e la clinica lo dimostra senza dubbio, dagli interventi di chirurgia prefrontale. L’argomento e l’analisi meritano ben altra presentazione, non si parla di uno spettacolo da circo ma di un percorso diagnostico e terapeutico che inizia dalle osservazioni delle lesioni traumatiche dei lobi prefrontali durante incidenti sul lavoro e ferite da guerra, per estendersi alle esperienze di ricerca di neurofisiologia alla Yale University, sino alla intuizione di Egas Moniz ed alle applicazioni di Walter Freeman e James Watts. Anche in Italia vi fu una scuola importante all’Ospedale psichiatrico di Varese e di Sondrio con la figura professionale di Adamo Mario Fiamberti, ma l’autore sembra troppo ignorante per conoscerla ed approfondirla. Il danno della disinformazione limita diabolicamente lo sforzo imperfetto ed umano di conoscenza della Verità.

    • bizzarrobazar says:

      Ti ringrazio Andrea per le precisazioni, e anche per le critiche. L’articolo non contiene informazioni false; come sottolinei, il problema è che manca di respiro, e di certo oggi lo scriverei in maniera radicalmente diversa. Ma tieni conto che è stato pubblicato 10 anni fa, quando non si usavano ancora i cosiddetti articoli long form perché c’era l’idea (errata, come poi si è visto) che su internet funzionassero solo i pezzi brevi.

  29. stefanelli angelo says:

    quello che mi sorprende è che in pieno regime staliniano, l’u.r.s.s.avesse vietato la metodica nel 1950. ciò contrasta col clima di terrore che si era instaurato a qualsiasi livello. per cui viene da chiedersi da quale fonte proviene la notizia della proibizione della lobotomia nell’unione sovietica. al veto suddetto ne saranno seguiti altri in altre nazioni europee, ma su qs.punto non sono riuscito a trovare dati. grazie per ogni ev.ragguaglio in merito.

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