Concludiamo il nostro giro turistico a caccia dei migliori musei anatomici italiani. Dopo Firenze, Napoli e Bologna visitiamo oggi le città di Roma, Siena, Modena, Torino, e Cagliari.
Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria – Roma
Il museo raccoglie strumenti dell’arte chirurgica, dell’ostetricia e della farmaceutica nonché testimonianze di molte malattie del passato. L’esposizione è allestita all’interno di una parte dell’Ospedale Santo Spirito e propone un percorso articolato in diversi e suggestivi ambienti seicenteschi. La Sala Alessandrina espone una raccolta di tavole anatomiche di inizio Ottocento realizzate da Antonio Serantony in collaborazione con l’anatomista Paolo Mascagni. Tra di esse va ricordata la stampa che raffigura una figura femminile con ventre sezionato e le raffigurazioni del Microcosmo, del Cervello e del Fegato, opere su tavola appartenute al chirurgo Guglielmo Riva. Ma forse la sala più interessante è la Sala Flajani, in cui sono conservate le collezioni appartenenti al più antico Museo Anatomico, ovvero la raccolta di preparati anatomo-patologici, in parte a secco e in parte in liquido, riguardanti malformazioni dello scheletro e dei vasi dovute a malattie, ora assai rare, come le lesioni delle ossa prodotte da malattie croniche come la sifilide.
La sala contiene inoltre la collezione delle cere ostetriche tardo settecentesche realizzate da Giovan Battista Manfredini con la supervisione scientifica dell’anatomista Carlo Mondini.
Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria
Lungotevere in Sassia, 3 (Ospedale S. Spirito) 00193 Roma
Orario: Lunedì, Mercoled’, Venerdì – 09:00-12:00
Entrata: libera.
Informazioni e prenotazioni:
Tel 06.6787864 – Fax 06.6991453
Museo Anatomico “Leonetto Comparini” – Siena
Situato all’interno del moderno Polo Didattico Scientifico San Miniato, offre un percorso all’interno di un ottocentesco Istituto di Anatomia Umana, del quale conserva gli arredi originali. Il Museo è stato ristrutturato nel 2001.
Accanto ai preparati anatomici essiccati con l’iniezione del mercurio metallico nei vasi linfatici secondo la tecnica operata dal Mascagni, il Museo Anatomico mette in mostra anche le tavole disegnate, i modelli in cera, le preparazioni microscopiche e le relative istoteche d’epoca, le collezioni osteologiche e tutta la strumentazione scientifica che si affianca ai ferri della dissezione: microscopi, microtomi dal taglio sottilissimo e perfetto, apparecchi da laboratorio e vetreria.
Nel Museo è collocata anche una collezione craniologia ottocentesca che riveste per provenienza e quantità un interesse scientifico eccezionale. Affiancano il museo due aule, attualmente utilizzate dagli studenti universitari per lo studio dell’anatomia macroscopica e microscopica.
Museo Anatomico Leonetto Comparini dell’Università degli Studi di Siena
Siena, loc. San Miniato, Via Aldo Moro
0577 234063 (segreteria); 0577 234064
Da lunedì a venerdì: 9.00-14.00 (con prenotazione); visitabile su richiesta sabato e
festivi: pomeriggio
Ingresso libero ad orario prestabilito
Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici – Siena
All’interno del Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici, a Siena, è conservata la collezione dedicata al patrimonio lasciato da Paolo Mascagni. Si tratta di circa 50 preparati anatomici umani disseccati nei cui vasi linfatici l’anatomico toscano Paolo Mascagni praticò l’iniezione con mercurio metallico.
Le preparazioni sono un numero limitato se si considera l’eccezionale mole di lavoro sviluppata da Mascagni nel corso della sua vita di studioso e di ricercatore e il fatto che, per il costume scientifico dell’epoca e l’oggetto delle ricerche, l’esecuzione di preparazioni destinate a essere conservate era la regola. Poche preparazioni sì, ma di inestimabile valore storico e scientifico, preziose anche come rara testimonianza di tecnica preparatoria e dissettoria.
Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici
Piazzetta Silvio Gigli 2 (Sant’Agostino) 53100 Siena
0577 47002 (0577 232940 per le visite guidate)
lunedì, martedì, mercoledì, venerdì: 9.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00
giovedì: 9.00 – 13.00
Chiuso: sabato, domenica e festivi
Ingreso gratuito – visite guidate e laboratori didattici a temi diversi, gratuiti per
scolaresche e gruppi organizzati, la prenotazione è obbligatoria.
Museo Anatomico dell’Università di Modena e Reggio Emilia – Modena
Il Museo Anatomico di Modena contiene diverse eccezionali collezioni, e le sue 4 sale indagano in modo completo le diverse strutture anatomiche umane. Si comincia con i preparati osteologici, tra cui spiccano numerosi crani deformi o inusuali, scheletri teratologici e 49 scheletri di feti disposti in particolari atteggiamenti di vita quotidiana (ammonitore, di supplica, di comando ecc.) in conformità a quello che era il gusto preparatorio dell’epoca.
Di particolare interesse, inoltre, la raccolta etnografica di Paolo Gaddi, iniziata nel 1844, composta da crani appartenenti a individui delle diverse etnie umane, con 5 busti in cera, eseguiti dal ceroplasta modenese Remigio Lei, riproducenti le fattezze di un caucasico, un giapponese, un mongolo, un etiopico ed un beduino. Questa collezione fu, nel suo genere, la prima in Italia.
Il museo inoltre contiene tre donne mummificate, una preparata con bagno in sublimato corrosivo (risalente al 1841) e e le altre due in acido arsenioso (1834 e 1839).
Il museo ospita anche cere anatomiche, preparati a secco, per affumicamento, in formalina e in paraffina, di varie parti anatomiche: lingua, apparato digerente, urogenitale, preparati embriologici, apparato nervoso, pelle umana tatuata (secondo G. Lombroso il tatuaggio era da collegarsi con il livello di criminalità).
Si termina in “bellezza”, con la sezione dei preparati teratologici. Qui sono presentati esemplari animali e umani deformi.
La visita al Museo dovrebbe trovare un naturale completamento con l’osservazione dal ballatoio di quello che fu il Teatro Anatomico, progettato e realizzato da A. Scarpa a somiglianza di quello dell’Università di Padova: al momento purtroppo il Teatro è inagibile ma i lavori di restauro dovrebbero cominciare presto.
Museo Anatomico dell’Università di Modena e Reggio Emilia
viale Berengario, 14- 41100 Modena (Italy)
tel.(+39) 059 2057131 fax.(+39) 059 2057136
Museo di Anatomia Umana – Torino
Il Museo di Anatomia Umana di Torino ospita una collezione di preparati e cere anatomiche di grosso rilievo. La parte visitabile presenta illustrazioni mediche, preparati, scheletri e cere anatomiche.
Museo Anatomico dell’Università di Torino
Corso Massimo D’Azeglio, 52- 10126 Torino
Orari: dal lunedì al sabato, ore 10:00 – 18:00
tel.(+39) 011 6707883
Costo: 3 Euro.
Cittadella dei Musei – Cagliari
All’interno della Cittadella Universitaria dei Musei trova posto l’esposizione delle cere anatomiche di Clemente Susini. Questi modelli in cera, realizzati dal Susini durante le dissezioni cadaveriche operate dal prof. Francesco Boi, sono considerate fra le più belle al mondo. Il sito del museo ha anche una sezione interattiva che sottolinea le diverse parti anatomiche evidenziate dalle cere.
Cere Anatomiche di Clemente Susini dell’Università di Cagliari
Cittadella dei Musei,
Piazza Arsenale
Tel. 070.6757627
Orari:
dal martedì alla domenica:
9.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00
Chiuso lunedì
ingresso € 1,55 intero; € 0,52 ridotto
Non pensavo esistesse un museo simile vicino a casa mia, magari è la volta buona che ci faccio un salto anche se devo ammettere che sono argomenti “bizzarri” che non mi affascinano molto.
p.s. alla faccia dell’update
Ciao memorygravedigger, è un onore ospitare un tuo commento! Non sono regolarissimo con le update, lo ammetto. Quando ho tempo, mi scateno… ah, e ricorda che non vedo l’ora di leggere sul tuo blog qualche info sulla collana “Scegli la tua avventura”. 🙂
Molto interessante, ho condiviso il tutto sulla mia pagina di facebook e appena mi troverò in zona andrò a visitare questi musei. Sono pezzi di storia spesso dimenticati e relegati a pratiche macabre ma che hanno dato un contributo eccezionale alla scienza.
giuseppe
Sono contento che l’articolo ti abbia ispirato! 🙂
Io e la mia ragazza siamo appena tornati da una gitarella a Roma, fatta in occasione della favolosa mostra anatomica Body Worlds, ideata dal medico/artista Gunther Von Hagen, che espone più di 200 autentiche plastinazioni umane mostranti dal vero forma, bellezza, funzionalità e potenzialità del corpo umano (stabile in zona salaria fino al 15 febbraio, per chi fosse interessato). Pur non essendo mai stati nella capitale, l’intenzione era proprio quella di fare qualcosa di alternativo e di dedicare maggior tempo (quel poco che avevamo) alla visita di attrazioni e musei differenti dai soliti, dal momento che, almeno per ora, siamo immuni alla sindrome di Stendhal che colpisce cosi tanti turisti in visita ai monumenti caratteristici.
L’itinerario, escluso il BodyWorlds e una visita a Foro, Colosseo, Pantheon e piazze assortite, e suddiviso nell arco di appena 3 giorni, ha compreso quindi: Museo, cripta e ossario dei Frati Cappuccini; Museo Criminologico; Bunker e rifugi di Benito Mussolini in Villa Torlonia; palazzetto Zuccari, l’abitazione eccentrica di un artista eccentrico, detta Casa dei Mostri a causa delle forme mostruose che decorano porte e finestre; Museo Nazionale Preistorico Etnografico; Museo Nazionale di Arte Orientale; Basilica di Santa Maria in Cosmedin , contenente un reliquiario con il teschio accreditato a San Valentino; Museo civico di Zoologia; Tutto spettacolare.
Nel programma era incluso pure il suddetto museo di Arte Sanitaria, una vera perla per chi bazzica BB. Peccato che una volta arrivati li, abbiamo trovato chiuso nonostante risultasse giorno di apertura. In base a quanto mi ha detto telefonicamente chiunque mi abbia risposto al numero sotto indicato, vi faccio luce su questo punto: mi aveva gia insospettito il fatto che il museo fosse aperto per soli tre giorni settimanali (lunedì – mercoledì – venerdì) e per sole due ore al giorno ( dalle 10.00 alle 12.00 ). Il motivo di tali restrizioni è la natura privata del museo, che è situato infatti in una vecchia ala dell ospedale di Santo Spirito (tant’è che si accede da una scaletta accanto alla rampa del pronto soccorso e tant’è che all’ingresso vi richiedono “un offerta” di 5 euro). Quel giorno per qualche condizione non specificata, non avevano potuto aprire il museo. Per cui tenete in conto anche una possibile porta chiusa sebbene il giorno e l’ora siano quelli corretti. Se doveste essere cosi sfigati, vi consiglio una visita al vicinissimo museo Criminologico di via Gonfalone, vi assicuro che saprà colmare il vuoto.
Vi segnalo anche le altre attrazioni che avevo trovato e annotato durante la mia spasmodica ricerca ma che purtroppo non siamo arrivati a visitare:
Museo storico della liberazione, un carcere-museo con le celle di detenzione utilizzate durante l occupazione nazista; Cimitero Acattolico di poeti e artisti (il cui vero monumento era, almeno per me, la tomba di P.B.Shelley, marito di Mary Shelley, scrittrice di Frankenstein); La porta alchemica in piazza vittorio emanuele; il quartiere Quadraro con tutti i suoi graffiti; le Fosse Ardeatine; il Vigamus, videogame museum; il Museo laboratorio della mente, situato in un ex ospedale psichiatrico (al momento chiuso); l’esposizione “le macchine di Leonardo da Vinci”; Museo nazionale di arti e tradizioni popolari; gli studios di Cinecittà; la Chiesa dei santi Vincenzo e Anastasio, accanto alla fontana di Trevi, contenente gli organi e i cuori imbalsamati di 22 papi (chiusa per restauro); il carcere Mamertino; il Museo delle anime del Pugatorio, all interno del quale sono raccolti oggetti e foto che documentano le manifestazioni ultraterrene delle anime dei defunti (come impronte infuocate sulle reliquie, ecc..); l’Arciconfraternita di S.Maria dell orazione e morte, le cui suore, in seguito a un offerta, vi aprono le porte dell incantevole ossario; il Lacus Curtius del Foro e la sua fantastica leggenda; il Passetto di Borgo, cioè un corridoio segreto usato nel ‘500 dal Papa per passare dai palazzi Vaticani a Castell Sant Angelo; l’Ospedale delle bambole, uno studio-negozio di restauri artistici nel quale riparano giocattoli ottocenteschi;
Roma offre davvero tanto e dà l’impressione di avere ancora molto nascosto. Vi auguro di avere più tempo e in alcuni casi più fortuna di quanto abbiamo avuto noi!
Grazie Gianluca per il bello e approfondito commento, così pieno di indicazioni e spunti. Effettivamente hai inserito quasi tutte le mete “alternative” della capitale, anche se un paio di luoghi davvero particolari non li hai menzionati… comunque, pur vivendoci da più di dieci anni, Roma non smette di incantarmi, e mi capita ancora di perdermi per qualche vicolo e scoprire tesori nascosti… prometto presto qualche post al riguardo! 😉
Dannazione, ero sicuro che qualcosa mi stesse sfuggendo. La gita è stata prenotata e preparata in un lampo e ho perso la maggior parte del tempo a pianificare praticamente ogni ora di ogni singola giornata, cercando di mappare i siti, incastrare al meglio orari museali e coincidenze di trasporto pubblico e creare un itinerario a senso unico. Per andare rapidamente sul sicuro mi sono affidato al immancabile AtlasObscura.com , definito come la guida definitiva ai luoghi meravigliosi e curiosi del mondo, e a BB.
Bene, allora spero di tornare presto a Roma e visitare i posti che segnalerai! (oltre che il museo di Arte Sanitaria che praticamente infesterà i miei sogni fin quando non ci tornerò)