– Amanti sotto vuoto –
Parliamo oggi di un accessorio sessuale davvero particolare utilizzato nell’ambito del BDSM.
Il BDSM è un acronimo che comprende tutta una variegata e ampia gamma di pratiche sessuali: le quattro lettere rimandano infatti a Bondage e Disciplina, Dominazione e Sottomissione, Sadismo e Masochismo. L’elemento fondamentale è il rapporto fra il ruolo del dominatore e del sottomesso, rapporto che provoca piacere e soddisfazione ad entrambi; come poi questo rapporto si sviluppi, si consolidi o si trasformi nel tempo e in quali declinazioni si configuri sta soltanto alle personalità dei due soggetti.
Come è noto, il BDSM può esprimersi in giochi molto “leggeri”, ma può arrivare a pratiche estreme fino a vere e proprie torture. Sempre regolate, comunque, dall’utilizzo di safe words (parole concordate per indicare al partner che sta esagerando e per interrompere immediatamente il gioco), e dai principi fondamentali di sicurezza espressi dall’espressione inglese SSC – Safe, Sane, Consensual (Sicuro, Sano, Consensuale).
Una peculiarità del mondo BDSM è un’attenzione davvero marcata per l’estetica. L’utilizzo di abiti in latex (nero o colorato) esalta le curve del corpo, lo rende lucido e sinuoso, e l’associazione con il metallo brillante delle borchie, gli anelli, i collari e tutto l’armamentario sado-maso ha fatto entrare questo tipo di immaginario anche nel mondo della moda (fetish fashion) e della pubblicità.
Per gli amanti di questo tipo di pratiche, è un piacere indispensabile l’utilizzo di mezzi di contenimento del sottomesso, vale a dire degli accessori per immobilizzare il partner, prima di sottoporlo ai piccoli e grandi tormenti previsti dal copione della propria fantasia sessuale. Si può andare dalle classiche (e banali!) manette, alle complesse geometrie di corde ereditate dall’arte del bondage giapponese, alla pesantezza delle catene o al minimalismo del nastro adesivo in gomma.
Ma la forma di immobilizzazione più particolare e poco conosciuta è il cosiddetto vacuum bed, letteralmente “letto sotto vuoto”. Si tratta di una struttura (plastica o metallica) che tiene tesi due “fogli” di lattice abbastanza ampi da coprire interamente una persona. Il sottomesso si stende fra i due strati di lattice, e può respirare attraverso un tubo collegato con l’esterno. A questo punto, tramite un aspirapolvere o una macchina per il vuoto, l’aria contenuta fra i due lembi di latex viene aspirata, lasciando la vittima completamente bloccata nella gomma, incapace di reagire e istantaneamente immobilizzata.
Il vacuum bed ha alcuni svantaggi che hanno impedito un successo veramente ampio di questo attrezzo. Innanzitutto, è costoso (dai 600 € in su), ingombrante e molto delicato. Il lattice teso è continuamente a rischio di tagli e rotture, il rumore dell’aspirapolvere può essere una distrazione fastidiosa, le intelaiature in plastica sono talvolta troppo fragili e non reggono alla pressione. Inoltre vi sono alcuni pericoli per la salute di chi è “risucchiato” all’interno del letto: la respirazione è particolarmente difficile, il caldo e l’impossibilità di una normale sudorazione all’interno della gomma impediscono sessioni particolarmente lunghe, e la sensazione di claustrofobia può divenire più terrorizzante di quanto ci si aspettasse.
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Nonostante questi problemi, per molti appassionati il “letto” rimane uno dei metodi più perfezionati di immobilizzazione. Inoltre è innegabile che, fissato nel lattice nella posizione concordata, il corpo del partner divenga una sorta di opera d’arte, con tanto di cornice – e questo ancora una volta prova quanto l’estetica sia fondamentale per gli amanti del BDSM.
allestirò una mostra con tanto di letti di aspirazioni su cui fisserò attorucoli porno masochisti con organi in erezione che scopliscano il latex. vi faccio sapere la data e il luogo della mostra, solo che a qlcu di voi interessi.
Ciao io sono interessato, sapresti dirmi la data e il luogo e come funziona la partecipazione? E’ possibile anche provarli questi lettini? Ciao.
Che delirio… 😀
mi ricorda han solo nella grafite
😀
Mi rubi le parole di bocca, Hannibal!! 😉
Bellissimo il vacuum bed !!! 🙂
Buongustaia! 🙂
Salve Bizzarro, spero tutto bene,
Sto sviluppando una sorta di tolleranza fisiologica ai tuoi articoli, sono in ferie e piano piano me li sto leggendo tutti. Se all’inizio rimanevo un po’ sgomenta di fronte a certe pratiche sessuali (che dal canto mio rimangono ancora relegate ai confini della mia fantasia) attuate da moltitudini di persone in questo strano e meraviglioso globo terrestre, ora mi provocano solo un sorriso o un dubbioso: mah!… E’ proprio vero che non esiste limite a quello che un essere umano non si possa in fretta abituare a vedere; coomuunque: la pratica che qui hai descritto ha avuto l’effetto panico di ricordarmi che soffro di claustrofobia e guardandone le immagini maledico la mia insana curiosità!..sto praticamente soffocando dentro..aiuto! […] Respiro.
Coomuunque #2: personalmente è la cosa più estrema che potrei arrivare a concepire in tema di sesso misterioso. Preferirei farmi appendere per i capezzoli, sul serio, sigh…
Cordialissimi saluti a tutti i cervelli di questo “Wonderful” Bazar, Siska
Però non è top dell’immobilizzazione, perchè ci sono metodi ancora più efficaci, come far amputare gli arti al proprio sub.
sono cultore del bdsm, ma assoluto no, per pratiche cruente o pericolose, non si può sapere a che punto la situazione può sfuggire di mano, o come può reagire lo schiavo…