Siamo restii, qui su Bizzarro Bazar, a pubblicare notizie di attualità, tanto meno di politica. Facciamo uno strappo alla regola per un’iniziativa che ha in qualche modo a che vedere con alcuni degli argomenti affrontati spesso su questo blog. Sembra che finalmente anche in Italia si stia dibattendo una proposta bipartisan per un tipo di donazione che tuttora nel nostro paese non è consentita. Da un’ANSA di Silvia Gasparetto:
Disporre che il proprio corpo, dopo la morte, finisca sul tavolo operatorio delle facoltà di medicina, per preparare i buoni chirurghi del futuro, prima di essere restituito ai familiari, in condizioni ”civili e rispettose della dignità ”. È la nuova normativa (4 i progetti di legge presentati finora) su cui sta lavorando la commissione Affari Sociali della Camera, per regolamentare e promuovere la donazione della propria salma alla scienza, visto che la pratica della ”dissezione di cadavere” è attualmente in disuso, nonostante all’unanimità le società scientifiche ritengano che sia ”insostituibile”.
L’ipotesi al vaglio è quella della ”donazione volontaria” e che ha come linea guida, sottolinea il relatore, Gero Grassi, ”il rispetto totale e la dignità del corpo, anche se morto”. I vincoli, infatti, saranno quelli ”dell’integrità della salma” e della sua ”riconsegna” alle famiglie, una volta terminati gli studi. […]
Sarà, insomma, un nuovo testamento, che non dovrebbe trovare, però, intoppi nel suo cammino parlamentare, visto che le proposte arrivate all’attenzione dei deputati sono firmate da quasi tutti i gruppi e che si è registrata, nelle prime sedute sull’argomento, una volontà ‘bipartisan’ di andare incontro alle esigenze del mondo scientifico. […]
Ecco la notizia completa.
Ciao! Cercavo informazioni in merito, non ne ho assolutamente trovate di valide, ma mi sei saltato fuori tu.
Hai una vaga idea di come si possa donare il corpo alla scienza? Perché vorrei farlo.
In attesa che una legge regolamenti la materia, anche ora è possibile donare il proprio corpo alla scienza. Senza bisogno del notaio, basta esprimere chiaramente questa volontà in un testamento «olografo», cioè scritto di proprio pugno, firmato e datato. In questo documento va anche indicato il Centro di riferimento al quale si desidera donare il proprio corpo. L’elenco e le informazioni su questi Centri, autorizzati dal Ministero della Salute, possono essere richiesti alle facoltà di Medicina delle Università, o ai Centri regionali dei trapianti d’organo.
Dopo la cerimonia funebre – ufficiata normalmente – la salma viene inviata al Centro indicato, che s’impegna a rispettare la massima dignità di questo corpo defunto, e in seguito a restituire la salma, facendosi carico di tutte le spese di trasporto.