Giovedì scorso si era spento Johnny Otis, geniale padrino del rhythm’n’blues negli anni ’50. Ieri, all’età di 73 anni, lo ha seguito una delle più grandi artiste che lui avesse mai scoperto, la spettacolare Etta James.
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La sua morte mi ha scosso.
Nel post che le ho dedicato ho finito scrivendo che se davvero qualcuno vuol essere cantante, deve ascoltarla e stupirsi perché lei SA cantare e che la visibilità e il televoto non ti daranno mai il talento necessario.
Sai cosa? Non si tratta nemmeno di talento. Qui stiamo parlando di anima. Puoi avere la migliore tecnica del mondo, ma senza anima tutto resta sterile e vuoto.
Beh quando ti impegni nel tuo stesso talento, nella tua passione ci metti anche l’anima. Ma molte volte adesso in questi tempi la passione viene svilita, venduta, ridotta a niente e così anche l’anima.