Holt Cemetery

6309487319_88b5621b9b_z

A New Orleans, se scavate due o tre metri nella terra, potreste trovare l’acqua. Questo è il motivo per cui, in tutto il Delta del Mississippi (e in gran parte della Louisiana, che per metà è occupata da una pianura alluvionale), di regola i cimiteri si sviluppano above ground, vale a dire in mausolei e loculi costruiti al di sopra del livello del suolo. Ma ci sono eccezioni, e una di queste è lo Holt Cemetery.

Holt_Cemetery,_New_Orleans,_Louisiana

Si tratta del “cimitero dei poveri”, ossia del luogo che ospita i cari estinti di coloro che non possono permettersi di far costruire una tomba sopraelevata. I costi funerari, negli Stati Uniti, sono esorbitanti e perfino famiglie in condizioni più o meno agiate devono talvolta aspettare mesi o anni prima di poter permettersi il lusso di una lapide. Lo Holt Cemetery è una delle “ultime spiagge”, riservate ai meno abbienti.

Sunken_Madonna,_Holt_Cemetery,_New_Orleans,_LA

Holt_Cemetery,_New_Orleans,_LA_Tilted_Angel

Non è raro trovarvi delle lapidi in legno o altri materiali, insegne di tipo artigianale, su cui sono stati iscritti con vernice e pennello le date di nascita e di morte del defunto.

Holt_Cemetery,_New_Orleans,_LA_Benjamin

holt1

2371028839_a52323026f_z

01

01l

In altri casi le tombe ospitano gli effetti personali del morto, perché la famiglia non aveva spazio o possibilità di metterli da parte – ma questa non è forse l’unica motivazione. New Orleans infatti è stata storicamente il crocevia di diverse etnie (neri, europei, isleños, creoli, cajun, filippini, ecc.), e ha raccolto un patrimonio culturale estremamente variegato e complesso. Questo si rispecchia anche nei rituali religiosi e funebri: alcuni di questi oggetti sono stati lasciati lì intenzionalmente, per accompagnare il parente nel suo viaggio nell’aldilà.

holt cemetery_38-L

nola-story-about-murder-capitol-holt-cemetery

Troy_Guitar_Holt_Cemetery

Ma il problema dello Holt Cemetery è che lo spazio non è mai abbastanza: quando una tomba è in stato di abbandono, i guardiani possono decidere di riutilizzarla. Non esiste un piano regolatore, non esistono posti assegnati, né un vero e proprio registro. I nuovi morti sono sepolti sopra a quelli vecchi, dei quali non rimane traccia alcuna. Così, per evitare che si salti a conclusioni affrettate, alcune famiglie continuano a lasciare nuovi oggetti, o a sistemare corone di fiori, a erigere recinti o semplicemente a modificare l’aspetto della lapide per segnalare che quel loculo è ancora “in uso”. Si racconta ad esempio di una tomba accanto alla quale qualche anno fa era stata posizionata una sedia di latta, e sulla sedia stava aperto un libro che cambiava ogni settimana.

4024479695_1ac45f9645

4470282845_fdb34381f5_o

6309459225_a2ce5f2522_z

6309982634_f703006dda_z

6309980896_3389a9b634_z

bright blue grave

29cemetary2

many materials used to surround this grave

interesting grave

p0138bk1

p0138bmp

I sepolcri più appariscenti, nel cimitero di Holt, sono quelli della famiglia Smith. Arthur Smith, infatti, è un artista locale che ha partecipato a diverse mostre di outsider art: ancora oggi lo si può vedere spingere il suo carrello per le discariche della città, alla ricerca di quei tesori con cui fabbricherà la sua arte povera. È proprio lui che mantiene in continua evoluzione le istallazioni che ha costruito attorno alle tombe di sua madre e di sua zia. (Potete trovare altre foto della sua produzione artistica qui).

3254043243_c6815fc375_o

3254043883_f74201d261_o

3440905589_00a15bd53f_o

3571256562_cb0564743a_o

Nonostante i recinti e le cure dei familiari, come dicevamo all’inizio, il grande problema di New Orleans è sempre stata l’acqua, e non solo quella violenta e brutale degli uragani: basta una piena del Mississippi per causare gravi fenomeni alluvionali. Un po’ di pioggia, perché cada anche l’ultimo tabù. Ecco allora che nel piccolo cimitero di Holt i morti tornano a galla. Dalla terra umida affiorano parti di teschi, ossa che sventolano ancora brandelli di vestiti, piccoli rimasugli sbiancati dal tempo e dalla natura.

holtcemeterygraves

07l

url

tumblr_m1oy338No81r8r4lto1_500

potters field 015

potters field 005

3068523301_498ccf225d

C’è chi, venendo a conoscenza della situazione allo Holt Cemetery, grida allo scandalo, al sacrilegio e allo svilimento della dignità umana; ed è ironico, e in un certo senso poetico, il fatto che un simile cimitero sorga proprio a ridosso di un quartiere particolarmente benestante della città.

Questo strano luogo in cui i morti non hanno lapide, né una sepoltura sicura, sembra simboleggiare lo scorrere delle cose del mondo più che un cimitero opulento, circondato da alte pareti di marmo, in cui si entra come in un austero santuario in cui il tempo si sia fermato. Holt è il cimitero dei poveri, è tenuto vivo dai poveri. Qui non ci si può permettere nemmeno l’illusione dell’eterno, e la memoria esiste solo finché vi è ancora qualcuno che ricordi.

7393363262_76f5bab25b_z

(Grazie, Marco!)

11 comments to Holt Cemetery

  1. Sempre interessanti e un po’ angoscianti le vostre curiosità 🙂

    Grazie!

  2. ROBERTA says:

    <meraviglioso articolo, uno dei più profondi ed interessanti dal punto di vista di ciò che è effimero.
    Complimenti, del resto, come sempre!

  3. nike says:

    che bello.che bella storia.grazie.

  4. Komakino says:

    Articolo meravigliosamente affascinante!

  5. AlevBlack says:

    Questo articolo rimane uno dei miei preferiti di sempre, e lo rileggo e faccio leggere ad altri molto volentieri 🙂 Buon lavoro!

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.