X-ray Film

Chris Munger è un regista che ha diretto una manciata di oscuri titoli negli anni ’70. Attorno al 1968, quando era uno studente di cinema all’UCLA, ha diretto questo cortometraggio sperimentale, in seguito distribuito da Pyramid Films.

In un catalogo, il film viene descritto come un “commento cinico sull’ingenuità romantica rispetto ai nostri corpi, in particolare in termini di relazioni amorose”. Il corto è aperto a molteplici interpretazioni, ma non siamo sicuri che sia corretto leggerci tutto questo disincanto; certo, il finale sembra ammonirci sulla reale portata delle nostre intenzioni (davvero è una decisione quella di innamorarsi, o è il risultato di forze biologiche interne di cui non siamo consci?), ma allo stesso tempo ci sembra che le note del compositore olandese Henk Badings, unite alle immagini a raggi X che sondano le profondità nascoste del nostro essere, creino un senso sospeso di meraviglia e di mistero. Il mistero è, appunto, quello dell’uomo in rapporto al suo stesso corpo, dalla nascita all’accoppiamento e alla nuova vita.

Il film è uno sguardo su ciò che resta normalmente occultato alla vista, quasi alla caccia di indizi, di una spiegazione o di un dettaglio illuminante che risultano però impossibili da trovare: il cinismo sarebbe ridurre l’amore all’anatomia, quando l’anatomia non fa altro che aggiungere profondità al suo segreto.

[vimeo http://vimeo.com/72703151]

8 comments to X-ray Film

  1. Kate says:

    Nonostante sia breve, è davvero molto intenso. Lasciami dire che lo trovo “viscerale”… Non so dirti se mi piace o no. Senza dubbio, non è banale.

  2. Anthean says:

    Poeticamente spaventoso…sapete per caso dove è possibile trovare altri dei suoi cortometraggi? O:

  3. marco says:

    articoli interessanti… come sempre

  4. StaminaLeda says:

    Curioso che un film che parla dell’occulto che si nasconde in noi, presenti nelle prime immagini un ovulo di topo fecondato da spermatozoi di topo, i quali si riconoscono molto bene per la loro forma uncinata, a differenza di quelli umani che hanno l’acrosoma più tondeggiante.
    Un errore del regista o una cosa voluta, per rendere meglio l’idea della nostra ingenuità in merito alle cose che ci riguardano?

    PS: sono una biologa umana 🙂

    • bizzarrobazar says:

      La tua è una nota interessantissima! Aggiunge ironia al tutto, oltre che ulteriori livelli di lettura. “Uomini e topi”… uomini e animali… qual è la differenza?

      • StaminaLeda says:

        Anche al concetto “uomini e animali qual’è la differenza” non avevo pensato! Un nuovo spunto ancora! Indubbiamente questo breve film ha ancora molti assi nella manica, nonostante siano passati anni dalla sua realizzazione.

  5. Burro says:

    Bizzarro hai mai fatto un articolo sulla frenologia?
    Potresti anche reare una nuova serie, scienze mediche in disuso!

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