Grazie al cinema e alla televisione, oggi tutti possono vantare una certa familiarità con le tecniche di medicina forense: sulla scena del crimine gli esperti si avvalgono di avanzate tecnologie, e le indagini coprono settori interdisciplinari quali la balistica, la chimica, la biologia, l’entomologia, la dattiloscopia, la tossicologia, e via dicendo.
La medicina forense nacque verso la metà dell’800 fra Austria e Germania, quando alcuni medici compresero l’importanza degli studi criminologici e si impegnarono affinché la disciplina adottasse scrupolosamente il metodo scientifico. Eduard von Hoffmann, medico praghese, fu uno dei padri di questa moderna tendenza. Le sue opere fondamentali sono Lehrbuch für gerichtliche Medizin (“Manuale di Medicina Legale”, 1878) e Atlas der gerichtlichen Medizin (“Atlante di Medicina Legale”, 1898).
Quest’ultimo volume, in particolare, è arricchito da 193 fotografie e 56 illustrazioni a colori, per venire incontro alla sempre più pressante richiesta di riferimenti e materiali visivi.
La cromolitografia, tecnica artistica nata a metà secolo, permetteva di rendere con particolare realismo il colorito, la texture e le ombreggiature dei soggetti ritratti, e questo risultava di fondamentale importanza per insegnare agli studenti e ai colleghi le recenti scoperte e i nuovi metodi di analisi.
Le splendide tavole contenute nel libro sono opera di un certo A. Schmitson: nella prefazione Hoffmann loda l’artista, del tutto “digiuno” del tema trattato, per l’abilità esecutiva e l’accuratezza della comprensione. (Per quanto profano, secondo le nostre ricerche Schmitson ha illustrato almeno altri due atlanti medici, in particolare di anatomia patologica e ginecologia).
Ecco dunque una selezione di alcune fra le migliori illustrazioni dell’Atlante.

Omicidio a causa di varie ferite inferte con strumenti differenti (ferro da stiro, coltello, calci, pressione del petto).

Ferita circolare da pistola (il proiettile è stato deviato dalla calotta cranica, girando attorno al cervello).

Suicidio per impiccagione; sospensione del corpo per diversi giorni; distribuzione peculiare dell’ipostasi cadaverica.

Formazione di Fungo (alga) su un cadavere trovato in acqua. (Stadio iniziale, il neonato è rimasto per 14 giorni nell’acqua corrente).

Cauterizzazione delle labbra e della regione attorno alla bocca per ingestione di Lysol.

Estremità inferiore di un neonato rimasto per diversi mesi nell’acqua corrente; formazione di adipocera.
L’Atlante di Eduard von Hoffmann è consultabile gratuitamente online nella sua traduzione inglese a questo indirizzo. L’analisi forense svolta dall’autore su questi, ed altri, casi è altrettanto interessante delle illustrazioni, e non soltanto dal punto di vista criminologico: vengono infatti svelati diversi dettagli, talvolta terribili e commoventi, delle vicende umane che hanno portato a queste morti violente.
:0!
Mamma mia che bellezza il ritratto del bambino ricoperto da alghe!! *___*
E’ vero… bellissimo e spettrale. 🙂