Ogni capodanno, il solito vecchio gioco ricomincia. C’è chi si sente in dovere di stilare il bilancio dell’anno appena trascorso, chinandosi sul passato per studiarselo ben bene, e chi invece preferisce sorvolare e dedicarsi ad assaporare nuove speranze. C’è chi magari scopre un vago sentimento d’inquietudine per tutte le sfide senza volto che il destino gli riserva.
E c’è chi diffida del passato e, a dirla tutta, non stravede per il futuro – si abbandona quindi al presente, come se esistesse soltanto quello… e allora sì, che si brinda per davvero!
Poi ci sono quelli fissati con i “buoni propositi” per l’anno che arriva.
Sapete quale, secondo noi, potrebbe essere un ottimo proposito per il futuro?
Riprometterci di fare come Mae West, che dichiarava: “tra i due mali, sceglierò sempre quello che non ho ancora provato“.
Oppure ancora ricordare, nel decennale della morte, le parole del nostro amato Hunter S. Thompson:
La vita non dovrebbe essere un viaggio verso la tomba con l’intenzione di arrivarci senza rischi, in un corpo bello e ben preservato, ma piuttosto sbandare in derapata in una nuvola di fumo, completamente esausti, totalmente consumati, gridando forte: “WOW! Che corsa è stata!”
Per concludere, quindi, il buon proposito di Bizzarro Bazar è di impegnarsi affinché il 2015 sia ancora più strano e folle dell’anno che lo ha preceduto!
Auguri a tutti, e… Keep the world weird!
Buon anno nuovo in attesa di bizzarrie e stranezze
Grazie Alma, auguri! 😉
Auguri a tutti i lettori di Bizzarro Bazar… e anche all’autore, naturalmente, che ci tiene costantemente informati – e il più possibile – sulle bizzarrie di questo mondo… che sono tante. AUGURI A TUTTI!
Ricambio, Fabio!
Grazie mille e tanti cari auguri anche a te!
😉
Auguri a tutti…Buon Anno!!
“La vita non dovrebbe essere un viaggio verso la tomba con l’intenzione di arrivarci senza rischi, in un corpo bello e ben preservato, ma piuttosto sbandare in derapata in una nuvola di fumo, completamente esausti, totalmente consumati, gridando forte: “WOW! Che corsa è stata!”
Bell’aforisma, ma io credo che l’ideale sarebbe vivere abbastanza intensamente, anche senza auto-distruggersi fisicamente.Nelson Mandela(e sicuramente anche altri di cui non ricordo il nome) è la dimostrazione pratica che è possibile!
Thompson (nonostante sia sempre stato fedele all’ideale espresso in questa frase) non è certo un maestro di vita, ma secondo me è uno di quei personaggi preziosi che ci ricordano che ogni tanto l’esagerazione, lo sventolare la propria bandiera di freak sia salutare e liberatorio. Non mi dispiacerebbe riconoscere un po’ di follia in più – di quella positiva, goliardica, furiosamente creativa – negli occhi abitudinari e assuefatti della gente. 🙂
Ok, volevo soltanto dire che forse, se ci pensi bene, è proprio questa sua filosofia di vita che l’ha condotto al suicidio….se sei “drogato” di esperienze estreme ed adrenaliniche, prima o poi tutto viene a noia, e la vecchiaia è intollerabile. Invidio di più chi riesce a gioire delle piccole cose della propria vita quotidiana!
Thompson è uno di quei rari casi in cui il suicidio è la logica conclusione di una visione della vita, e non un atto disperato. È stato a lungo programmato, portato a termine con lucidità, quindi non veicola affatto un’idea di debolezza quanto piuttosto di voler tenere le redini della propria esistenza fino all’ultimo. Nessuna sorpresa eccessiva per chi lo conosceva almeno un po’, nessuna tristezza sgomenta (mi viene in mente, mutatis mutandis, il nostro Monicelli).
Detto questo, anch’io ovviamente credo che esistano vie di mezzo. Il fascino di un simile personaggio, sempre intento a sondare il limite della vita, risiede nel suo ostinato sfidare le convenzioni e la visione condivisa. Sostengo che abbiamo bisogno di persone così, che ci raccontino i territori di confine; scrivevo che la frase è memorabile non perché Thompson andrebbe emulato – si tratta a mio avviso di una di quelle “spigolature” sane e produttive, per il dubbio che insinua, anche se non siamo d’accordo con la posizione dell’autore.
E che sia una frase feconda, lo prova la bella discussione nata qui. 🙂
Certamente quei personaggi che hanno vissuto fuori dagli schemi, con scelte di vita “estreme” sono sempre interessanti, e hanno spesso qualcosa da insegnare.
Però sono dell’idea che bisogna anche discernere, e capire quali sono gli insegnamenti positivi( per noi, quello che è bene per me, non è detto che lo sia per tutti) da cui cercare di trarre ispirazione per migliorare la propria vita, e quali gli aspetti critici e decisamente non auspicabili(sempre soggettivamente), da non imitare
Grazie anche per questo post e buon anno bizzarro!
Come non sottoscrivere quello che hai scritto?
“… Non mi dispiacerebbe riconoscere un po’ di follia in più – di quella positiva, goliardica, furiosamente creativa – negli occhi abitudinari e assuefatti della gente”.
Auguri anche a te e buon 2015 bizzarro!!!
Buon 2015 a tutti, che sia ricco di piacevoli stranezze e meraviglie! 🙂
Fantastico; sono completamente d’accordo! Il pensiero che sorregge degnamente la mia vita è questo:” LA VITA È MIGLIORE CON LA FOLLIA NEL CUORE”. Funziona!!
😀