Happy 2021!

There is always an unexpected point in a celebration where an embarrassed silence falls for a moment.
Then a tiny crack of uncertainty opens, in which the diners seem to realize the futility of the party itself. It’s just a small treacherous blow, under the belt of smiles and jokes, an imperceptible hesitation from which we recover immediately.
But as a boy I hated parties and secretly enjoyed those moments of estrangement: “Human beings have been partying for centuries, for millennia, but what the hell is there to celebrate? Don’t they see the cosmos out there, how scary and cold and terrible it is? ”
Perhaps, I said to myself – with the classic haughtiness of the adolescent who thinks he’s the first to notice certain things – perhaps it is precisely in order not to see the void, to dispel the thought of nonsense, that these pathetic fools dance and they shout and laugh like madmen!

It took me a shamefully long time, and a lot of effort, to get over this thought. To admit the colossal courage necessary for the affirmation of joy; to understand the mystery, still alive today, of the ancient Dionysian fury; to recognize that the urgency of dance is just as powerful as the need for poetry.

This year that we are denied any kind of partying, its cardinal importance is even more evident: the flesh itself seems to claim its right to be unleashed, released.
My wish, therefore, for anyone who is reading, is to soon go back to dancing together, each following their own rhythm – unique, funny, deviant, rambling, capricious, clumsy or irregular … in the face of convention, but also in the face of that universe we imagine to be cold and inhospitable.

Perhaps, dancing for no reason is just what the stars have always been doing.

KEEP THE WORLD WEIRD!

 

17 comments to Happy 2021!

  1. Gianmarco says:

    Ciao Ivan,
    il giorno che scoprii il tuo blog, ormai 4 -forse 5- anni fa, lessi tutti i post pubblicati fino a quel momento. Fu una giornata indimenticabile perché avevo trovato qualcuno che si emozionava per le stesse cose per cui mi emozionavo segretamente io e che, soprattutto, era riuscito a “farci qualcosa”, forse addirittura a imperniare la sua vita attorno allo strano, al macabro e al meraviglioso!
    Ti chiedo un consiglio, prendendo spunto da questo post di auguri, su qualche lettura -se ne conosci- sui rituali dell’uomo e dell’umanità, sulla loro importanza e evoluzione durante la storia. C’è qualcosa da leggere in proposito?

    Auguri anche a te e grazie di cuore!

    • bizzarrobazar says:

      Ciao Gianmarco, una buona introduzione per quanto riguarda la storia dell’umanità è l’ottimo libro “Armi, acciaio e malattie” di Jared Diamond.

    • bizzarrobazar says:

      Ciao Gianmarco, grazie per il bel commento!
      È un po’ difficile rispondere alla tua domanda, perché come di certo immagini l’argomento è oltremodo vasto. Un buon inizio può essere l’ottimo volume di Marco Aime intitolato “Il primo libro di antropologia”, edizioni Einaudi. Buon anno! 😉

  2. Nick Parisi says:

    Auguri per un felice 2021 anche da parte mia!

  3. Ste says:

    Che dire? Auguri per un 2021 migliore di questo povero anno….

  4. Giusi Ganci says:

    È vero, mancheranno balli e feste a scatenare i corpi in letargo in questo ultimo giorno di 2020, ma l’importante è che non manchino i tuoi articoli a fare danzare la mente. Questo è il mio augurio. Buon 2021!

  5. gaberricci says:

    Comprendo l’avversione per le feste dell’adolescente che eri, un poco la condividevo anche io… ma anche io ad un certo punto ho iniziato a pensare che forse si tiene la musica così alta per non sentire il passo lento della morte che avanza. E che ci terrorizza anche se abbiamo capito che dobbiamo farci pace.

    Grazie del bel pensiero, ne avevamo bisogno.

    • bizzarrobazar says:

      Sì, in parte sono ancora convinto che c’entri quello che dici, la festa è un modo di liberarsi per un poco dall’insopportabile peso della nostra finitezza; però allo stesso tempo in ogni “evasione” c’è un meraviglioso desiderio di trascendenza. E’ questo scarto, quello di cui non mi rendevo conto: gli uomini trovano sempre la forza di valicare i propri confini, danzando perfino sul ciglio dell’abisso. E alla fine, dove non c’è festa non c’è amore.

  6. gaberricci says:

    “Se la musica è il cibo dell’amore, avanti, suonate!”, come avrebbe detto il Bardo…

    (Auguri, Ivan!)

  7. Iride Murgia says:

    Bello, bello, grazie! Mi ritrovo un pó in quel che scrivi, da adolescente anche io detestavo le feste e me ne chiedevo il senso; ora ci ho fatto la pace e mi lascio andare serena. Avendo perso noi adulti la divina capacità infantile di gioire senza motivo, abbiamo necessità di inventare delle occasioni apposta, cercare di razionalizzare qualcosa che è assolutamente al di là della ragione…
    Buon anno a te e a tutti noi ✨

  8. Andrea says:

    Di là verità, con tutte queste feste annullate un po di Schadenfreude l’hai provata?
    Io si. : )
    Sia come sia buon anno.

    • bizzarrobazar says:

      Mah, a dir la verità se penso a tutte le persone che hanno perso amici e familiari non trovo nulla di cui gioire. Però sì, il fatto di non dover festeggiare a tutti i costi è una bella sensazione, per una volta! 🙂

  9. Andrea says:

    Si quello sarebbe sadismo, mi riferivo ovviamente a cose più “piccole” tipo le festività.

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