I frijoles saltarines sono dei semi marroncini provenienti dal Messico, venduti fin dagli anni ’50 come curiosità e articolo da regalo per bambini. La loro straordinaria peculiarità è che quando vengono tenuti sul palmo della mano, o esposti alla luce, cominciano a muoversi e saltare.
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Ma come possono dei piccoli semi inanimati muoversi da soli? E cosa li spinge a questa strana e misteriosa danza?
La risposta sta all’interno del “fagiolo”, che è in realtà abitato dalla larva della falena messicana chiamata cydia deshaisiana. Queste farfalle depongono le uova sui semi appena sbocciati e, una volta schiuse, le larve rosicchiano fino ad arrivare dentro al seme, ancora morbido. Quest’ultimo, crescendo, richiude la minuscola apertura e continua la sua crescita, sigillandole all’interno.
Quando è diventato duro, il guscio è una corazza, già bella e pronta, inaccessibile ai predatori, e le cydia deshaisiana si risparmiano così gran parte della fatica: a differenza di tutte quelle larve che devono “cucirsi” il bozzolo da sole, loro se ne stanno da sempre, pacifiche, dentro il loro seme.
Si ancorano all’interno del guscio producendo dei fili di forte fibra setosa, a cui si agganciano con gli uncini posti intorno all’ano e alle quattro zampe posteriori. Una volta terminato lo stadio di larva ed entrato in quello di pupa, l’insetto rosicchia un buco in una parete del seme, che poi tappa accuratamente con la seta: è un’accortezza per lo stadio successivo, perché la falena adulta è infatti priva di denti e non potrebbe altrimenti farsi strada verso l’esterno.
Forzando e rompendo questa “botola” più morbida, la falena si lascerà dietro l’involucro della pupa, e volerà via finalmente libera… anche se vivrà soltanto pochi giorni, il tempo necessario per riprodursi e deporre le uova su un altro semino.
Quindi sappiamo che all’interno dei semi c’è una larva, imbrigliata all’interno del guscio con decine di “corde”. Ma perché si muove se la prendiamo in mano?
Non dobbiamo dimenticarci che stiamo parlando del caliente Messico: chiuso com’è nel suo guscio, il più grosso pericolo per l’insetto è di rimanere disidratato. Bastano addirittura pochi minuti di luce diretta del sole per uccidere una di queste larve. Poiché non possono sapere che quello che le sta scaldando non è il sole ma la nostra mano, appena sentono un po’ di calore le larve cominciano a tirare spasmodicamente i loro fili, dimenandosi e torcendosi (alla cieca) nel tentativo di muovere il seme verso una zona d’ombra.
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Se volete acquistare dei fagioli salterini (per esempio su MyPetBeans), dovrete reidratare due volte al mese le vostre larve mettendo per tre-quattro ore i semi a bagno (ma non sommergendoli) in acqua senza cloro. Non esponeteli alla luce diretta del sole, e manteneteli in un posto asciutto e fresco. Potreste riuscire ad avere una bella covata di falene nel giro di qualche mese.
(Grazie, Marco!)