Uccelli da palcoscenico

Pensate di sfondare nel mondo dello spettacolo perché siete in grado di imitare qualche personaggio famoso? Il menura vi batte su tutti i fronti. Durante la stagione degli amori, questo uccello australiano si cimenta in un richiamo canoro dall’incredibile complessità. Sa imitare il verso di oltre 20 specie di uccelli, e lo fa con tanta precisione da ingannare anche loro. Ma il suo numero più strabiliante è l’imitazione dei suoni prodotti dall’uomo che ha potuto sentire nella foresta. Spari, esplosioni, lo scattare di macchine fotografiche, l’avviamento di un motore o la sirena d’allarme di una macchina… e, soprattutto, le motoseghe dei boscaioli.

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In Sud America vive invece il manachino delizioso, che è pronto a sbaragliare chiunque nel campo della danza. Questo piccolo uccello si muove a una velocità tale che la maggior parte dei suoi movimenti non possono essere percepiti dall’occhio umano. Con l’aiuto di videocamere ad alta velocità (capaci di registrare 5000 fotogrammi al secondo) i ricercatori hanno scoperto che il fischio acuto che emette non parte dalla sua gola, ma dallo sfregamento delle sue ali, che il manachino batte alla frequenza record di 1500 hertz. Ma le sue abilità non finiscono qui. Ecco il manachino che si esibisce nella sua specialità: il moonwalk.

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E, per finire, vi presentiamo il MacGyver degli uccelli. I corvi sono ritenuti una delle famiglie ornitologiche più intelligenti del mondo per la loro spiccata capacità adattiva, la memoria di ferro e, come si vede nel video, l’abilità nella creazione e nell’utilizzo di strumenti.

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The Torture Game

Un amico di Bizzarro Bazar ci suggeriva di inaugurare una rubrica dedicata alle diverse torture, e ai principali strumenti inventati dall’uomo a tale fine. In effetti la nostra biblioteca contiene svariati volumi sulla questione, e confessiamo che il pensiero ci aveva già sfiorato, all’epoca degli scandali del waterboarding utilizzato dalle truppe americane in missione e nei carceri militari; non escludiamo in futuro di affrontare il tema.

Per il momento, però, ci piace rispondere a questo suggerimento in maniera trasversale, un po’ trasgressiva, ma ludica e leggera. Proponiamo qui un gioco flash abbastanza famoso in rete, che vi permette di vestire i panni di un torturatore. Questa, che sembra una trovata di dubbio gusto, si rivela essere poco più che un innocuo antistress: in questo videogame, avrete a vostra disposizione un manichino che subirà tutte le peggiori sevizie che vorrete provare su di lui, utilizzando una serie di armi predefinite. Ma con un clic del mouse, eccolo ritornare integro e pronto per nuove sadiche combinazioni di morte.

Certo, un gioco simile rende l’idea della tortura un intrattenimento un po’ stupido e vacuo, virtuale e irreale, quando sappiamo tutti quali terribili realtà siano legate a questa pratica. Ma buttiamo lì un paio di domande, per puro spirito di provocazione: la nostra società ha davvero bisogno di censurare violenza e sesso? O forse, come auspicava Ballard, maggiori dosi di entrambi potrebbero portare a una aumentata consapevolezza e a una minore paranoia schizofrenica dettata dai tabù? Film e videogiochi violenti sono davvero pericolosi, o è pericolosa una mancata educazione che ci porti a distinguere il reale dalla finzione? Cosa hanno a che fare la catarsi, e la sublimazione degli istinti violenti, con tutto ciò? È giunto il tempo di accettare la nostra intima psicopatologia occidentale, e di creare una mitologia adatta ad essa?

Sono questioni delicate e complesse, che noi vi proponiamo con l’ausilio di un semplice ma controverso videogioco!

Nota: su YouTube si trovano tutorial che descrivono complicate varianti e procedure per raggiungere risultati davvero artistici con questo giochino. Buon divertimento!

Torture Game 3