Ma di cosa parliamo quando parliamo di Lo-fi? È vero che il nastro dei VHS è fatto di un materiale alieno? Perché l’orrore ci piace tanto? Dal declino delle piattaforme resusciterà la sala cinematografica? Harmony Korine è un regista pazzo? Il buio è un luogo amico?
Domenica 5 marzo interverrò a un evento davvero inusuale: la prima edizione del VHS FilmFest, organizzato da Durian Presenta (anomalo progetto dietro cui si nasconde il regista Fulvio Risuleo, di cui ho già parlato un paio di volte qui sul blog).
In un piccolo teatrino non lontano dal parco della Caffarella saranno proiettati alcuni film… in videocassetta originale, su un televisore a tubo catodico!
Dal comunicato stampa:
Dai primi anni ’80 con l’arrivo del VHS comincia l’era dell’home video. Il momento in cui gli spettatori hanno potuto portarsi a casa i loro film preferiti per vederli e rivederli. Per qualcuno è l’inizio della “fine della sala cinematografica”, per altri è la rivoluzione già immaginata da Philip K. Dick e altri autori di fantascienza, per poter finalmente fruire dei film in maniera privata. Il VHS FILMFEST è il modo per portare quell’esperienza in una sala di Roma, quando ormai il supporto a nastro è più che superato. Un rituale solitario che diventa collettivo, simulazione di un passato utile per riflettere sul futuro. Con un totem, al centro: la televisione a tubo catodico 29 pollici. Davanti a esso la scelta: un tappeto su cui sedersi, oppure una platea da trenta posti (più comoda, ma ovviamente più lontana dal totem).
I film sono stati selezionati per creare un percorso che racconti il nastro magnetico sotto diversi punti di vista; per i più feticisti, sarà possibile visionare Trash Humpers (2009), film cult di Harmony Korine, nella versione VHS da lui stesso disegnata e personalizzata.
Qui sotto il programma dettagliato. Come potete vedere, io presenterò l’ultima videocassetta della giornata, ovvero il seminale horror Ringu (1998) di Hideo Nakata.
Non sarà assolutamente un evento improntato su vacue nostalgie e snobismo rétro, ma piuttosto un’occasione per riflettere e confrontarci su come l’evoluzione dei supporti modifichi la nostra fruizione cinematografica — e soprattutto un modo per alimentare la fantasia: sia che siate degli attempati cinefili che ricordano i tempi delle videocassette, sia che non abbiate mai visto un film su VHS, quando vi ricapiterà di fare un’esperienza simile?